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Quota 103: proroga al 2024 con penalizzazioni. Quali sono?

Ritorno alla pensione anticipata flessibile quota 103, ma con qualche penalizzazione per chi matura i requisiti nel corso del 2024. Il disegno di legge di Bilancio prevede, infatti, il ricalcolo contributivo, fortemente penalizzante, dell’assegno, un nuovo tetto massimo d’importo che da 5 scenderà a 4 volte il trattamento minimo, nonchè l’allungamento delle finestre di attesa: 7 mesi per i lavoratori del settore privato e 9 mesi per i dipendenti pubblici. Restano, invece, i medesimi i requisiti, che dovranno essere maturati non più entro il 31 dicembre 2023, ma entro il 31 dicembre 2024.

Dopo una breve comparsa della pensione quota 104, si ritorna a quota 103, ma con notevoli penalizzazioni: è quanto emerge dal disegno di legge di Bilancio 2024.

In particolare, il ritorno alla pensione anticipata flessibile (

Restano invece i medesimi i requisiti, che dovranno essere maturati non più entro il 31 dicembre 2023, ma entro il 31 dicembre 2024: le nuove restrizioni si applicheranno soltanto a coloro che matureranno i requisiti nel corso 2024 e non a chi li ha raggiunti nel 2023, anche qualora dovesse inviare la domanda nell’anno venturo, stante la cristallizzazione dei requisiti.

Requisiti quota 103

Ricordiamo che la pensione anticipata flessibile può essere ottenuta con i seguenti requisiti, che ad oggi devono essere perfezionati entro il 31 dicembre 2023, data che sarà posticipata al 31 dicembre 2024 dalla prossima legge di Bilancio:

– 62 anni di età;

Finestre di attesa

Una volta maturati i requisiti per quota 103, la decorrenza è differita per effetto delle finestre mobili di attesa, pari a:

– 3 mesi, per i lavoratori del settore privato; la decorrenza della pensione non può comunque essere anteriore al 1° aprile 2023;

– 6 mesi, per i dipendenti pubblici (che devono peraltro presentare la domanda di cessazione dal servizio con 6 mesi di anticipo); la decorrenza della pensione non può comunque essere anteriore al 1° agosto 2023.

Le nuove finestre di attesa per coloro che matureranno i requisiti nel 2024, come previsto nel disegno di legge di Bilancio, risulteranno invece pari a:

– 7 mesi, per i lavoratori del settore privato;

– 9 mesi, per i dipendenti pubblici.

Soglia massima d’importo

All’importo della pensione quota 103 è applicato un tetto massimo, pari a 5 volte il trattamento minimo, sino al compimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia ordinaria (67 anni, sino al 31 dicembre 2026; 



Per coloro che matureranno la pensione nel 2024, la soglia massima d’importo scenderà invece a 4 volte il trattamento minimo.

Ricalcolo contributivo

Per i contribuenti che matureranno nel corso del 2024 i requisiti per quota 103 c’è un’altra amara sorpresa: la pensione sarà infatti ricalcolata col sistema integralmente contributivo. Questo sistema di calcolo è di solito fortemente penalizzante.

Divieto di cumulo con i redditi di lavoro

In merito all’età pensionabile da considerare per la cessazione del divieto di cumulo, con la 


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